Ritrovamenti archeologici

Mentre ero alla disperata ricerca di una vecchia Polaroid 600, trovata poi un po’ ammaccata sotto una scatola (ma, meno male, in perfette condizioni) e cercavo siti che mi rifornissero dei pregiati film necessari per utilizzarla, mi sono imbattuta in questo giocattolo che, a giudicare dalla sua usura superficiale, doveva piacermi parecchio.
Chi di voi è nato/a dopo il 95 (ma che diavolo ci fate sul mio blog? Qua gira gente seria!) non può averne avuto uno di questo tipo, ma i nati (o meglio le nate, a meno che non si tratti di fanciulli gay)  prima di questa data sanno sicuramente di cosa si tratta: Polly Pocket, quella minuscola biondina che viveva dentro una scatola arredata in plastica con diversi escamotage per passare il tempo.
Non pagando nemmeno l’affitto, la deliziosa piccina, nelle versioni deluxe delle scatole, poteva perfino permettersi ascensore e scivolo. Avrei tanto voluto la versione deluxe, ma ero una bambina che si disinteressava con facilità ai giocattoli, e quindi mi sono tenuta questa versione “tascabile” per un po’, finché non ho sviluppato la fissa per qualche altra cianfrusaglia.
In questa scatolina la nostra Polly ha perfino un fidanzatino/principe azzurro corredato di cavallo e calesse e la sua abitazione è un sobrio castello delle fiabe (se avessi un paio di pile vi mostrerei pure il corredo scenograficissssimo di luci).
Attacchi di nostalgia mi spingerebbero a proseguire le mie ricerche per scovare altri preziosissimi giocattoli del genere, ma credo che questa esplosione di rosa shocking e colori felici sia abbastanza (per ora).
Polly Pocket mi piaceva un sacco, lo confesso, e adoravo l’idea di possedere una casa delle bambole (mai posseduta perché costavano tanto). Una volta cresciuta mi sono buttata sulla scenografia, suppongo voglia dire qualcosa. O forse non significa nulla, ma faceva figo finire con questa considerazione.

n.b. la Polaroid 600 di cui parlo è questa

Vi ho detto che ero trash da piccina

n.b. per Valentina: ecco l’interno del castello!

9 Comments

  1. Che mi fai ricordare…! Avevo anche io quella casina di Polly Pocket, identica spiccicata, e l’adoravo, semplicemente, me la portavo sempre in giro! Io ricordo che mi disinteressai presto di principe&principessa per buttarmi sul cavallo bianco, personaggio che elevai subito a mio preferito, per poi concentrarmi sugli altri due solo più tardi. Ricordo che detestavo i suoi creatori per non aver messo due piedistalli uno accanto all’altro ed è per questo che ho perso i personaggi: fissavo lei in quello all’entrata e le ponevo lui al fianco; solo che, ovviamente, non avendo una solida base il poverino ruzzolava lungo tutta la scatolina una volta che la chiudevo… ma, ironia della sorte, è ancora qui, davanti a me, mentre tutto il resto è andato – ahimè – perduto… meraviglia, beata te che l’hai conservata, mi piacerebbe avere di nuovo la mia… 🙂

  2. Per me è stata una sorpresa trovarla, era in cantina sepolta chissà sotto quali amenità! Ora aggiungo nel post la foto dell’interno, se ricordi c’era anche una porticina con su disegnata in rilievo un’armatura… Io da bravo maschiaccio che ero, ci rinchiudevo la povera principessa o (più volentieri, lo confesso) lo sciagurato principe!

    1. Anche io ci chiudevo dentro il principe! E ovviamente sul trono sedeva sempre la principessa! Grazie per aver esaudito la mia richiesta!

      Ora che ho visto anche l’interno mi vengono in mente altri ricordi; tipo che da brava rompiscatole com’ero dicevo sempre che non era possibile che esistessero i fornelli al tempo del medioevo, che il candelabro sul comò era girato al contrario e che lo specchio non rifletteva… mai contenta e attaccata alla realtà fin da piccola io. 😛

      Che meraviglia, mi piacerebbe tanto riaverlo tra le mani e vederlo tutto acceso, ricordo che con le luci sembrava davvero il castello incantato e rimanevo lì a fissarlo tutta sognante… sparivano tutti i “difetti” quando lo accendevo!

  3. 😉 uh questa mi mancava…
    anche noi abbiamo aperto oggi una nuova rubrica dedicata ai giochi della nostra infanzia… cerchiamo spunti qua e la… ed eccoci sul tuo articolo!
    passaci a trovare!
    ciao ciao

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