Mangiare sano, veloce, bene.

Premessa generica a questo post: non sono vegetariana.

Non partite quindi con filippiche chilometriche su vantaggi/svantaggi dell’essere/non essere vegetariana. Non bacchettatemi per l’assenza di prosciutti nella mia vita, non chiedetemi consigli su come essere vegetariani senza farsi mancare calcio e altri apporti vitamici perché non ne so granché.
Pur non essendo esperta di vegetarianesimo, però, sono una grande esperta di cibi buoni e da cucinare in meno di dieci minuti, ché quando una torna a casa dopo aver trascorso dodici ore a Bologna nutrendosi più di conglomerati atmosferici (=leggi aria) che d’altro non vede l’ora di mettere qualcosa di decente e completo sotto i denti.

Burger di soia classico Sojasun

Nella confezione ce ne sono due, sono preparati con soia e verdure più qualche erba. Rispetto ad un burger normale è ovviamente molto più leggero e digeribile anche se il gusto è pressoché lo stesso visto che per arricchire la soia (di per sé piuttosto sciapa) sono state aggiunte molte erbe e qualche verdura saporita come la cipolla. Si cucina in padella antiaderente con poco olio (o anche senza, volendo) per circa 5 minuti, rigirando a metà cottura. Costa 3,70 circa, adatto a chi ha problemi di colesterolo.
A me piace tantissimo anche la versione “napoletana” con pomodori che costa leggermente di più.

Sfiziose per natura: Ratatouille Bonduelle 

Non mi ha ispirata molto inizialmente perché solitamente amo ben poco le verdure cotte, sopratutto se si tratta di melanzane. Mi sono dovuta ricredere assaggiando questo piatto, non triste come si può pensare considerando che si tratta di un “cibo da single”, buono per essere ficcato in microonde quando si ha voglia zero di mettersi ai fornelli e mangiato davanti alla tivù. 129 cal a porzione, due minuti di cottura in padella senz’olio, ottimo contorno per il burger di soia di cui sopra. Costa circa 2 euro o poco più e si, è proprio quella roba del film omonimo con il topolino chef.
Yogurt di soia che sembra yogurt “vero” Sojasun

Avendo qualche difficoltà nella digestione dei latticini (cosa di cui non ve ne può fregar di meno, lo so, ma era necessaria una prefazione alle due righe che sto per scrivere) solitamente mangio yogurt di soia della Valsoia. E’ buono, ma mi ricorda costantemente di essere uno yogurt di soia, visto che è molto liquido se non viene “scossato” un pochino, perciò ero alla ricerca di una marca alternativa che producesse il prezioso alimento. Ho trovato questo yogurt della Sojasun, disponibile in vari gusti fra cui mirtillo e frutti tropicali (oltre che la versione naturale qui sopra), è molto cremoso rispetto a quello della Valsoia e in rapporto alla quantità (250 ml contro i 100 ml Valsoia) costa pure meno, sui due euro anche questo. In più ha il bifidus. Non mi chiedete se ho una mezza idea di cosa sia il bifidus, anche io ne ho sentito parlare solo nella pubblicità con la Marcuzzi, ma so che aiuta l’equilibrio intestinale, quindi è buono.
Se staccate il cartoncino, ci sono anche informazioni utili sulla soia e su questo yogurt, che è buonissimo con gli agglomerati cerealosi (di cui non cito la marca o penserete mi paghino una percentuale -cosa non vera, giusto per chiarire-) con frutta secca (io metterei frutta secca ovunque, quindi questi cereali sono la mia rovina). Insomma, è buono, anche se costa un po’ di più del normale yogurtone da 500 ml.

Il problema di questi prodotti, infatti, è proprio il prezzo. Essendo poco commercializzati e consumati, questi prodotti costano di più e sono anche più difficilmente reperibili: questi qua sopra li ho visti in qualche Conad e in un Bennet, per ora.
Ma i vegetariani, a mangiare vegetariano senza spolparsi la carta di credito, come minchia fanno?

Post scriptum: non vengo pagata da nessuno per parlare di questo cibo. Sono una golosa cronica che mangia poca carne e molta verdura e molte di queste cose vegetarian-addicted, nient’altro. Semmai verrò pagata lo scriverò a cubitali caratteri togliendo pure il banner con gufo in basso a destra.

5 Comments

  1. Dunquo, da ex-intollerante: oltre il confine (SLO) (e anche qui si stanno diffondendo) ci sono un sacco di prodotti senza lattosio, ma di latte vero. Buoni da far vergogna.
    Secondo, più interessante, io col BioVal ho vinto i miei problemi.
    Terzo, se sei intollerante e non allergica, consigliato mangiare yogurt veri. Aiutano non poco (all’inizio ammetto che ero terrorizzata ù.ù). L’unico problema è che serve, appunto, yogurt. Non yogurt addolcito e cremosizzato con latte/panna/madonne. *yogurt*. Più difficile di quanto sembri.

    La ratatouille devo provarla v.v quanto ai burger, neanche a me dispiacciono, anche se preferisco quelli di seitan di una marca specifica (gli altri mi fanno schifo) ma non ricordo quale >.>

    1. Ogni tanto mangio anche io quelli di seitan, sono molto buoni e sembrano quasi carne. Specifico che io in ogni caso non cerco mai un sostituto “simile”, ma uso la somiglianza come termine di paragone. Oltre confine sono sempre più avanti dell’Italia, o almeno della mia zona, dove se dici di non mangiare molta carne e latticini ti guardano quasi fossi un malato terminale -.-
      Mi piaceva abbastanza lo yogurt greco, che secondo me è il più “sincero” fra tutti gli yogurt, se ben fatto!
      La ratatouille è buona buona, ci si può fare anche la scarpetta con il pane!

      1. Lo yogurt greco è sicuramente tra le migliori possibilità che ci siano =)
        Oh sì, oltre confine sono molto avanti su certe cose. Ho trovato anche la panna di soia. Buona. Che sa di panna. Montabile. Cucinabile. Mangiabile. Slurpabile.

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